Il padel è uno sport di moda già da qualche anno. Un mix di tennis e squash che ha spopolato all’inizio tra molti vip ma che ormai viene praticato da molti. Si gioca in quattro (due coppie) su un campo di 20 metri per 10 delimitato da pareti di vetro. Si utilizzano delle racchette più piccole e leggere rispetto al tennis e soprattutto senza corde.
L’invenzione di questo gioco la si deve al messicano Enrique Corcuera, un ricco proprietario terriero, che nel 1969 lo mise a punto nella sua villa di Acapulco.
Nel 2020 in Italia è stata registrata una forte crescita della pratica del padel, sia come numero di campi (+60%), sia come numero di giocatori amatoriali. Si parla di 10.000 praticanti (4 mila tesserati FIGP, Federazione Italiana Gioco Paddle) e circa 400 campi.
Una vera e propria “padelmania”, che vede sul podio delle regioni protagoniste del fenomeno il Lazio, la Sicilia e la Lombardia. Il padel ha beneficiato di non essere uno sport di contatto, per questo ha raccolto un grande interesse anche durante la pandemia. A giudicare dalla quantità di ordini arrivati ai principali produttori di campi in Italia, c’è da scommettere che anche il 2021 sarà un anno in cui il padel continuerà a superare il tennis, le cui prenotazioni dei campi si attestano intorno a + 53% contro il padel che, tra il 2018 e il 2019, ha registrato un +140%.
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